il motivo per cui andare al cinema!

lunedì 26 settembre 2011

La pelle che abito

REGISTA: Pedro Almodovar, autore di capolavori come "Tutto su mia madre" e "Parla con lei" e "Volver".
Rinomato per la sua super dichiarata omosessualità, è un regista molto bravo a descrivere i sentimenti umani, molto bravo a toccarti il cuore e scuoterti con drammi lancinanti.
ATTORE PROTAGONISTA: Antonio Banderas, che inizia ad avere un buon numero di rughe. Anche gli gnocconi invecchiano allora!
SCENEGGIATORE: sempre Almodovar e si riconosce il suo tocco.
GNOCCA/O DI TURNO: Elena Anaya. All'inizio la vedi e pensi "che pezzo de castagna!", poi il film va avanti e vengono fuori cose......e poi dici "oh mio Dio!", però una parte di te continua a pensare "che pezzo de castagna!".
VOTO: 2,5 stelle su 5.

Pedro è sempre un maestro nel mostrare i rapporti umani, soprattutto quelli intrafamiliari. Sa coinvolgerti, sa creare personaggi molto umani, sa sconvolgerti e sorprenderti, e sa fare la checca, molto bene. In ogni suo film son garantite al 100% nude e crude scene di sesso, nudi integrali, discorsi su sessi orali, o sessi orali stessi, travestiti di qua e travestiti di là, oltre alle lesbiche di turno. Ma questo non ci interessa, perchè lui ci piace così, ed anche molto. Ci piace anche il suo essere grottesco ed il suo far trionfare la carne.
In questo film però perde un po' il filo, non approfondisce abbastanza i personaggi, e si eccita troppo nello scrivere la sceneggiatura, mettendoci dentro di tutto in un papocchio a tratti anche confuso.
Risulta anche un po' forzato, a tratti anche prevedibile, nel suo volerti a tutti i costi sconvolgere e commuovere. Vorrei provare anch'io a scrivere una trama per Almodovar, potrebbe esser pressappoco cosi: c'è un tizio che torna a casa in auto, trac, incidente, incredibile, ha investito sua moglie, ma anzi no, si viene a scoprire che era sua sorella e lui non lo sapeva, e l'aveva anche messa incinta sua moglie/sorella, quindi lei muore, ma il bambino si salva, menomato, è tipo un vegetale. Un giorno il tizio porta in giro in carrozzella il suo bambino vegetale, passa un trans davanti a loro per strada, ma attenzione, gli sfugge la presa e la carrozzella rotola giù per una collina e zac, travolge una donna, la donna era l'anziana madre del tizio; lei muore, il bimbo vegetale va in coma e muore dopo 4 anni. Il tizio denuncia il medico che fa morire il suo bambino, lo riduce al lastrico, il povero medico allora si taglia le vene suicidandosi, passa una lesbica veloce nella scena, ed il tizio, frugando tra documenti nella casa del medico morto, scopre che questo medico che ha ridotto sul lastrico era in realtà suo fratello! Nato da uno stupro che sua madre aveva subito da giovane. Il tizio è disperato, si dà all'alcol, si prostituisce, fa orge e tanto sesso orale fino a operarsi e diventare trans, ma continua ad andare con le donne, perchè lui è un trans lesbico, disperato. Alla fine del film sceglie il gesto estremo, si suicida, si butta da una finestra.......proprio in quel momento stava passando di li il suo migliore amico.......finale, buio, cala il sipario.
"La pelle che abito" segue questa falsariga, non racconterò la trama, la potete trovare su MyMovies quella, ma quello che ho appena scritto calca un po' la storia.
Uscito dal cinematografo, un effetto collaterale potrebbe essere questo:
FOTO RECENSIONE:

lunedì 19 settembre 2011

CARNAGE

"questa locandina  se letta da destra verso sinistra
mi dà l'idea dell'evoluzione dell'espressioni
 da quando uno entra in bagno
 fino a quando ne esce!"
REGISTA : Roman Polanski...direi che non c'è altro da aggiungere!

ATTORI : quel lesbicone di Jodie Foster che adoro, e che è ovviamente un mostro sacro del cinema ormai, Kate Winslet, che penso anche i maschi avrebbero voluto morisse di ipotermia quella notte nell'oceano insieme a Jack.....John C.Reilly, attore famosissimo che se vedete in google immagini dite ah si ecco, e infine il mio nuovo idolo in assoluto.....Christoph Waltz....diventato strafamoso dopo il ruolo del colonello nazista in "Inglourious Basterds"!

SCENEGGIATORE : da notare perchè la co-scenografa di Polanski, è Yasmina Reza....chiii???Yasmina Reza...ovvero la scrittrice della pièce teatrale da cui è tratto questo gran pezzo di film, e il fatto che lei abbia collaborato ha una certa rilevanza!
GNOCCA DI TURNO : ma in questo caso direi OMISSIS
VOTO : mi sbilancio....4 stelline e mezzo...da tempo non vedevo un film che mi intrigava così, ma siccome è un film tra lo "scervellotico" e lo psicologico..preparatevi a leggere una recensione noiosissima!

Ribadisco che il film ci è piaciuto e anche tanto, quindi merita un commento fatto bene e serio.
La trama del film si riassume dicendo che un bambino di 11 anni bastona un altro bimbo coetaneo, per questioni di gruppo, facendogli perdere due denti, così i genitori decidono di incontrarsi per risolvere civilmente la questione. Il problema è che i genitori, adulti pieni delle doverose formalità, ma fermi sui loro punti di vista,  diventano più infantili dei figli e finiscono spesso per far peggio di loro, con la differenza che quest'ultimi in quanto piccoli non sembrano avere grandi responsabilità, ma appaiono vittime in realtà del proprio quadro familiare.. così l'incontro non può che degenerare in un'analisi tanto sarcastica, quanto cruda, delle "qualità di genitore" dell'altra coppia e sull'effettivo rapporto matrimoniale di entrambe. Va detto che però tutto ciò si muove su una costante ironia che strappa davvero più che una risata.

La verità dietro a questo concetto è tale che il film non può che essere un gioco al massacro, dove il personanggio di Chris Waltz, a mio avviso, spicca su tutti e non fa che affascinarmi piu che mai...sia nel suo totale distacco, ma soprattutto nella sua capacità di affrontare e gestire l'intera discussione verbale, mantenendo sempre un humour davvero notevole, ricco di frecciate e puntellature che lo rendono amabilmente insopportabile!
Tipo che adesso mi imparo tutte le sue battute e giuro d'ora in poi parlo come lui!

Però in realtà, abbiamo da una parte i genitori della "vittima": Penelope e Michael: lei donna liberale, idealista e progressista, attivista politica e scrittrice che vorrebbe risolvere il tutto in modo civile, lui, grossista di impianti da casa, che prova a mascherare la sua rozzezza. Dall'altra i genitori del "carnefice": Nancy e Alan: lei consulente finanziaria all'apparenza riservata, lui, cinico avvocato di successo il cui cellulare non smette mai di suonare.....e davvero la sensazione è che chiunque potrebbe trovare difficoltà a dare torto o riconoscersi totalmente in uno di loro.
Inizialmente vorrebbero tutti onorare le buone intenzioni di Penelope, ma non esattamente per le stesse ragioni e non a qualsiasi prezzo. Le linee di combattimento vengono costantemente ridisegnate, finché ognuno a sua volta perde la propria maschera e si rivela per quello che è veramente.


Il film a mio avviso è geniale e graffiante, di breve durata(solo 1 ora e 20) ma decisamente travolgente, che mette a nudo e letteralmente "scarnifica" l'essere umano, seguendo una sorta di climax diabolico, da quelle che in definitiva sono le ipocrisie e le convenzioni sociali della vita quotidiana.
Per questo va detto anche che la prova dei 4 protagonisti ha del sublime e stavolta davvero si vede la differenza dall'avere pochi attori, ma eccezionali, rispetto ad averne tanti, ma di medio livello!

Quindi film relativamente corto ma condensato per merito anche della scenografia alquanto limitata, con la chiara intenzione di voler rinchiudere i personaggi in una stanza con l'apparente impossibilità di poter fuggire...tra l'altro su questo fatto mi piace vederci un omaggio a Hitchcock, riscontrabile anche nelle ricostruzioni degli esterni che si intravedono dalle finestre..
Altra cosa che davvero aiuta sono gli ottimi dialoghi incalzanti intervallati sistematicamente solo da delle telefonate, che scandiscono i tempi tipo pause tra un round e un altro!

Il film vive di diverse fasi, le quali ti permettono tra l'altro di farti un'idea sui background di ciascun personaggio...le coppie in gioco sono parecchio diverse sia per provenienza che formazione, ma una volta rinchiuse, quasi intrappolate, in una stanza da un dovere di cortesia quasi diabolico, si trovano a dover lottare tra le formalità del caso e il proprio pensiero, fino a scoppiare in situazioni tragicomiche che qualche risata, ai limiti del dark, non possono che strapparla.
Da sottolineare come nonostante i 4 caratteri decisamente forti e totalmente opposti, l'unico margine di alleanza che avviene tra caratteri diversi è dato da quel che definirei "solidarietà maschile", mentre viene ben sottolineata la differenza che in tal senso può esserci tra due persone di sesso femminile. Rimangono comunque davvero d'impatto le sottili linee che portano a creare e a distruggere temporanee alleanze.

Che il film nasca da un ottimo lavoro teatrale si percepisce in maniera chiara.
Il titolo della pièce è "il dio del massacro(God of carnage)", semplificato in "Carnage" da Polanski, lo tradurrò volgarmente, più che con "Massacro o Carneficina" con "Scarnificazione", che altro non è che l'azione che viene fatta sulla natura fragile e umana di ciascun personaggio messo in scena, cosa che ovviamente porta, da che si era partiti per avere una mediazione, ad una lotta verbale senza esclusione di colpi che tende a confondere anche l'estraneo con il proprio partner.

In definitiva questo film sarebbe la rappresentazione più che mai chiara di un dramma che potrebbe coinvolgere chiunque di noi...una tragedia che pian piano peggiora grazie a tempeste dialettiche, e se da una parte colpisce per la sua verosimiglianza, dall'altra lascia stupiti sia per l'incredibile ironia con cui la situazione intera si svolge, sia per il notevole stile con cui ci viene mostrata una violenza senza sangue.
Per gli amanti di tutto questo : film imperdibile!

lunedì 12 settembre 2011

Super 8

REGISTA: J.J. Abrams, regista del film di Star Trek, creatore della serie Alias e co creatore di Lost.
PRODUTTORE: L'eterno Steven Spielberg, bell'investimento Steven! Ma invece di produrre film così, non era meglio comprarsi 50 milioni di dollari di bond argentini, o di pandori a gennaio, calze di lana ad aprile o costumi da bagno a dicembre?
SCENEGGIATORE: sicuramente un Americano.
GNOCCA DI TURNO: l'unica presenza femminile stabile è quella di una ragazzina di 13 anni.....dai, non famo i pedofili eh......
VOTO: 1- stelline.....che ci posso fare? Non è colpa mia, è colpa loro!

Allora, questo è un film che non solo non va visto al cinema, ma non va neanche scaricato sul web, nè visto in streaming, nè noleggiato o visto su Sky. Questo film non va visto neanche fra tre anni quando sarà una prima tv su Italia1.
Per avere un'idea su questo film basta vedersi un servizio su National Geographic su un incidente ferroviario, poi 10 minuti di Independence Day e 3 minuti di Starship Troopers (vederne più di 3 minuti di fila ti trasforma in un vegetale). Poi ci metti qualche pezzo dei Gunnies (Goonies), e di Signs ed ecco fatto, hai praticamente visto Super 8! Beato te, quanto ti invidio!
Il film inizia con la storia di un gruppo di ragazzini, di cui uno ciccione ed uno con una dentatura OSCENA (uguale ai Goonies dove c'è il bambino ciccione e c'è Sloth), che vogliono fare un film di zombie e vivono una serie di....bla bla bla....cazzate, americanate, rottura di palle, noia, noia, noia.......ma attenzione, il tizio accanto a me al cinema inizia a scaccolarsi! Questo è molto più interessante delle storie dei ragazzini! Ammazza ci da proprio giu nella pulizia del suo orifizio olfattivo! Le appiccica pure sotto la poltrona (mai toccare il sotto delle poltrone nei cinema!)!
Ma il film si attiva. Mega super incidente ferroviario, bordello pauroso, scappano fuori dei cubetti strani che sembrano di polistirolo,nessuno sa che sia, poi spariscono cani ed alcune persone, succedono strane cose, strani campi magnetici, scompaiono anche alcuni microonde e si intravede una specie di mostro. Sembra figo, è intrigante. Dura poco.
Poco dopo si continua con il solito blablabla dei bambini, che tra l'altro sono più coraggiosi di chiunque, arrivano i classici cattivi dell'esercito con i loro esperimenti segreti, zac, ecco gli alieni cattivi. Solita solfa. Il tutto condito dai classici sentimenti americani del tipo: ho un problema insormontabile, tipo m'è morta la madre e il padre della mia fidanzatina odia me e mio padre per futili motivi, e nel giro di qualche secondo tutto torna a posto e diventa meraviglioso, così, come se per risolvere i grossi problemi che si hanno nella vita bastassero pochi minuti, qualche "Scusa!" ed una frase cazzona.
Poi finalmente esce fuori e si vede l'alieno, un po' di curiosità e suspance, ma poi si ri-condisce il tutto con banalità retoriche USA e un tizio fattone che è veramente, veramente! improbabile.
Cosa succede anche sempre in tutti i film USA? I neri muoiono sempre e spesso per primi.....ed infatti anche Super 8 non delude in questo....
Alla fine, pensandoci bene, la cosa più interessante e stimolante.......è stato il tizio che si scaccolava di fianco a me (continua ancora!). FOTO RECENSIONE: