il motivo per cui andare al cinema!

lunedì 30 aprile 2012

MINESTRAUX(francesismo)

Tra film e film , mesi e mesi , di tutto un po e un po di tutto, ecco a voi un excursus tra un po di roba, così che poi chi dice che Piddu fa la recensioni dei singoli film mentre io la faccio più facile, può dire di aver ragione!
Non so se è merito del fatto che ora che ho gli occhiali ci vedo meglio o se ho concatenato una serie di scelte sbagliate in sala, sta di fatto che l'unica vera, notevole e reale eccezione a una generale mediocrità, sembra darla solo HUGO CABRET di Martin Scorsese.
Film fantastico in entrambi i due sensi, che tra favola e poesia ci racconta un po la storia del cinema e dell'emozioni che questo sa dare. Ambientato nella Parigi degli anni '30, racconta in realtà la storia di Georges Melies, secondo padre del cinema dopo i fratelli Lumiere, ma lo fa all'interno di un contesto e di una storia che rende questo film semplicemente meraviglioso, nonostante rientri nella categoria "per famiglie", genere ben lontano rispetto a ciò che a reso gigante il nostro regista italoamericano. La sensazione che si ha guardando questo film, e soprattutto guardando gli spezzoni di vecchi film che si vedono, è che davvero il cinema a volte è in grado di regalare qualcosa di magico e di speciale...questa pellicola nominata all'oscar è un capolavoro imperdibile a mio avviso.

Detto ciò veniamo invece a quella massa di film a mio avviso deludenti e mediocri, che noi italiani siamo così bravi a fare, tanto che anche uno del calibro di Woody Allen, che sottolineo io adoro, ha pensato bene di omaggiare facendo anch'egli un brutto film sui generis , ovviamente girato in Italia.
Partendo da POSTI IN PIEDI IN PARADISO, che dici, figata, torna Verdone in regia, c'è anche Favino che gli americans ogni tanto infilano in qualche loro film, poi vai su mymovies e ti ci trovi pure tre stelline...insomma un sacco di aspettativa. Dopo il film ti ricordi tre cose : la scena in farmacia con Lillo di Lillo&Greg, il tentativo di furto nella casa sbaglaita, Micaela Ramazzotti. Punto.
Ma l'apoteosi dell'insoddisfazione arriva ovviamente con TO ROME WITH LOVE, film in cui Woody sembra dire, io mi scrivo i testi per me che sono sempre geniali e per la mia scena che è evidentemente l'unica importante, per tutto il resto pensateci voi da soli o chiedete ai Vanzina, massimi esponenti dell'italianità che voglio rappresentare. Eh già...perchè quello che va in scena non è altro che un film a storie che nemmeno si incastrano, tipicamente italiano, visto però con l'occhio dell'americano..quindi con un sacco di stereotipi di un'Italia che probabilmente non esiste più o non è mai esistita, ma solo iperbolicamente rappresentata...ma vai un po a spiegarglielo a questi dell'oltreoceano!
D'altronde è un po come con il  Jersey Shore, dove degli idioti si spacciano per italiani, perchè tipo il loro trisavolo ha passato i suoi primi 4 anni in Italia prima di sbarcare in America, più di un secolo fa...non basta che sai dire "ciao, come stai bella" per non essere un semplice americano idiota.....is not our fault!
Detto ciò , per quanto sia bella Roma, sinceramente non basta ...un po come se mettessi la dea Angelina Jolie con un, non so, Johnny Deep, in quel di Venezia, e poi fai un film senza se ne ma,  ma che poi quando esci dalla sala senti dire :"tutto sommato non è male...quant'è bella Venezia!!"....ti pare?
Disastroso mix di attori sottopagati o non pagati italiani con star di hollywood che per non far sentire troppo il gap fanno parti inutili o assurde, tipo il vecchio Baldwin che non si è ancora capito perchè e in che ruolo abbia recitato in questo film. A nulla serve mettere Benigni e la sua mimica, se la storia di fondo è tendente all'essere pessima e mal'elaborata, oltre al fatto che sta cosa della satira contro il demerito di un successo senza merito, per quanto giustissima, ha, detto fra di noi, un po rotto le palle. Apoteosi dell'apoteosi della delusione e dello stereotipo del filmetto mediocre di stampo vanziniano la scena in cui Scamarcio dopo un mezzo furto ridicolo si ritrova a letto con la Mastronardi....inaccettabile da uno come Allen, che da come si evince dai suoi dialoghi e dall'ultimo Midnight in Paris, credo sia nel pieno del panico tra nevrosi, assenza di sesso e paura della morte.
Quasi nell'anonimato e forse a ragione, è invece passato un film, THE DOUBLE, con attore protagonista il mai abbastanza vecchio ma vecchio da un sacco Richard Gere, che a mio avviso, da amante dei film di spionaggio, si muove su un'ottima idea di fondo...peccato solo che ci si muova male, davvero tanto male. Una menzione la merita sempre e comunque invece Martin Sheen, per aver messo al mondo quei due fantastici idioti dei suoi figli, tra cui il re Charlie.
Ora ovviamente non è che uno si aspetta che Michael Brandt, regista di Fast&furious o di Wanted(si quella cagata con la Jolie....cominciano a essere tantine ste cagate è Angelina, che dici?)ti tiri fuori un film alla Hitchcock , o tipo la serie Bourne o i libri di Ian Fleming , ma da questi a riuscire a fare una spy-story dove sveli tutto o quasi, praticamente da subito, senza dare alcun colpo di scena, ce ne passa eh...voglio dire... non è proprio una grande idea se fai questo genere, lo capisci?bah....non so per quale motivo ma l'impressione è che questo film, oltre che per dare qualche soldo al buon vecchio Richard, sia fatto un po a cazzo, come per dire...mi raccomando ragazzi facciamo combaciare tutti i punti, tutto deve tornare, evitiamo di complicare troppo la trama, sai che poi la gente si chiede  "ma poi questo perchè?""quello non è spiegato""questo cosa voleva dire"...ho una grande idea per evitare cose assurde o irrisolte...eh già...di fatti dopo una prima mezz'ora figa, l'unica cosa che succede di davvero importante, sono i titoli di coda!
Da vedere in una noiosa serata estiva in streaming!




mercoledì 25 aprile 2012

BATTLESHIP

REGISTA: Peter Berg, "Pinco Pallo" per gli amici, vista la sua rinomata notorietà.
PROTAGONISTA: Taylor Kitcshch, un ragazzo che probabilmente da qui a dieci anni troveremo su tutti i blockbuster americani più famosi, grazie al fatto che possiede la dote piu importante che serve per recitare nei film di cassetta americani: la monoespressività.
GNOCCA DI TURNO: Brooklyn (cazzo c'hai il nome d'un quartiere! E' come se chiamassi mia figlia Posatora, o Candia.....) Decker, moglie del tennista Roddick, veramente gnocca, voto 9. Batte anche nettamente la concorrenza di Rihanna, che comunque per me è un cagnolo, soprattutto con il piercing sul capezzolo....che schifo....
SCENEGGIATORE: non so chi sia ma posso dirvi cosa so di certo sullo sceneggiatore di questo film: 1- Non ha mai vinto il premio Nobel per la letteratura. 2- Ha il senso dell'umorismo di un nord-coreano sordomuto. 3- Probabilmente E' un nord-coreano sordomuto.
COLONNA SONORA: era tanto che non sentivo in un film canzoni messe li totalmente a caso. Si passa dalla canzoncina famosa della Pantera Rosa, agli ACDC, ai Creedence....... credo di aver visto il regista sventolare contento un cd del Festivalbar 1998, compilation rossa. Solo dopo aver ascoltato Festivalbar saresti capace di mischiare perfettamente brani a caso che non c'azzeccano l'un l'altro.
VOTO: 1 stellina, ovviamente. Ci tengo a precisare che ho visto il film in streaming, un film come questo non lo vedrei al cinema manco fosse gratis.

Per iniziare cito la frase migliore del film; siamo alla fine del film, il protagonista è proclamato con giubilo "eroe del mondo" per aver salvato praticamente da solo il mondo dall'attacco alieno. Il nostro eroe deve andare dal padre della sua fidanzata per chiedergli la mano della figlia, ma il padre dice "NO!".....lui ci rimane un po' di merda poi si riprende e dice: "Dai, cazzo, come no, ho appena salvato il mondo!"......non ha tutti i torti in effetti...
Questo film è la classica americanata dove sai già cosa diranno i personaggi un minuto prima che lo dicano.
La storia è semplice, è quella di Independence Day. Arrivano alieni cattivi, vengono scacciati dagli americani e vissero tutti felici e contenti.
Tutto il film è una battaglia navale dove alla fine quattro sfigati americani strapazzano navi aliene giganti e super corazzate.
Gli alieni sono semplicemente fantastici: una razza superiore e tecnologica che come armi spara delle trottoline e delle supposte esplosive, ma la cosa più fantastica è che nella loro società iper-sviluppata ancora non son riusciti ad inventare......i rasoi......cazzo c'hanno tutti dei pizzetti orripilanti! Ah e poi ovviamente razza super sviluppata ma con un minuscolo puntino debole: soffrono la luce......cioè io dico.....vai a colonizzare nuovi pianeti, sei a due passi dal sole........e soffri la luce, bah! In Independence Day gli alieni super forti e militarizzati schioppavano in cinque minuti dopo che colpivi la base madre; nella Guerra dei Mondi anche meglio, gli alieni muoiono perchè si prendono un virus; in Mars Attack gli alieni muoiono se ascoltano la musica......non mi stupirebbe veder film in futuro con alieni super tecnologici che vengono a colonizzarci e tipo sono allergici all'ossigeno, o che vengono a colonizzarci, ma tipo si so scordati le armi a casa e quindi gli americani con un paio di bombette li prendono a calci, YEA!
Oppure anche alieni che hanno difficoltà a digerire, come me, il cibo cinese.......
FOTO RECENSIONE: