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martedì 30 gennaio 2018

Chiamami col tuo nome

Non sapevo niente di questo film, apparte che è in lizza per gli Oscar. Niente trailer.
Al che all inizio mi soffermo su alcuni dettagli...bella l'ambientazione nella campagna lombarda degli anni '80, quando ancora in Italia avevamo "la bella vita" e "il dolce vivere". Quando eravamo piu tranquilli, rilassati e, forse, ma non credo, benestanti. Quando ci sentivamo piu parte di una comunità, ci fidavamo dei nostri vicini e dei nostri amici. Quando i rapporti umani si vivevano faccia a faccia ed il cibo era quello fresco e biologico appena colto dai campi. Quando si riusciva a passare le giornate semplicemente leggendo un libro e gustando un frutto che esplode di sugosa polpa.
Quando le colf erano ancora cecoslovacche o bielorusse o che cazzo di lingua strana parlano....per poi capire che, si, una volta le colf erano proprio italiane, lumbard veraci che parlan solo dialetto stretto.
Quando si girava ancora in bici per percorrere tanti kilometri, o in Vespa e Fiat 600 per le quali oggi turisti stranieri pagano migliaia di euro per poterci fare un giro anche solo per qualche ora.
Quando tutti andavano in giro d estate con dei mini pantaloncini cortissimi, molto molto gay. E ballavano in maniera pure molto gay. E si massaggiavano le spalle tra uomini, pur essendo circondati da 'e sorche. E si annusavano nei pantaloncini per odorare il puzzo fituso di cazzo. Ah gli anni '80 sembravano tutti molto gay e poi.....OoOooH CaaaZzzzoooooo...ferma tutto! Ahoooo...ma che sta a succede....ahoooo...nessuno mi aveva avvisat....ahooo...me lo potevate dire! Du ore de frociate! Ma gli anni '80 non erano tipo quelli di Malena con la Bellucci!!????
Poi pero devo dire che....sfrociata dopo sfrociata, tra poccioli e inculate...il film è ben fatto. Il regista è bravo, gli attori pure e si percepisce bene l amore, che poi alla fine è l'unica vera cosa che conta, l'amore e la passione. Questo è proprio quello che il padre comunica alla fine al figlio gay, in un discorso meraviglioso e perfetto che in un buio periodo di "razze ariane" e "fascismi che non sono poi cosi male", "italia agli italiani" e "non sono gay, non ho questa malattia (Tavecchio)", è un inno alla tolleranza, all'intelligenza ed all'amore.
Carina anche la storia tra il ragazzo e la ragazzetta, che mi ha fatto perfettamente immedesimare nelle mie prime volte e prime storie adolescenziali(esclusa l'eiaculazione precoce eeeeeh!).
Poi ci sono alcune parti del film che a me hanno stonato: perchè i protagonisti devono essere ebrei? Non ho colto l età dell americano ma a vedersi gli davo sui 30-35 anni...e vederlo avere una storia con un 17enne mi fa un po brutto...anche fossero stati etero. Perche le donne di turno sono trattate come povere stupide scassapalle? Mo toccherà rifarsi con un film "women power" e lesbo?
Quindi tra tutto, alla fine, il voto finale è: 3 stelle
Regista: Guadagnino...mai avrei pensato di vedere un Palermitano fare un film sui "puppi"
Attore protagonista: un ragazzo
Gnocca di turno: in certe scene di sesso la mia mente ha censurato le immagini sostituendole con quelle di altri film...quindi la gnocca di turno per me è Monica Bellucci.
Poppeculipallò: chiappe pallidicce, cazzi e cazzetti aaaaaaahhhh!

Foto recensione: CENSURATA!